Will Alsop – biografia
WILL ALSOP
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Professore universitario, architetto, urbanista e artista, Will Alsop è nato a Northampton nel 1947 e vive a Londra, dove dirige lo studio Will Alsop at RMJM. Ha studiato all’Architectural Association di Londra sotto l’influenza degli Archigram e di Peter Cook, e successivamente ha lavorato per quattro anni nello studio di Credric Price, suo mentore e personalità che egli stesso riconosce avere profondamente influenzato la sua visione dell’architettura e della vita.
Ancora studente partecipa nel 1971 al concorso per il Centre Pompidou a Parigi, vinto da Renzo Piano e Richard Rogers, qualificandosi al secondo posto. Nel 1981 avvia la sua personale carriera professionale. E’ considerato uno dei maggiori architetti inglesi contemporanei assieme a Norman Foster e Richard Rogers. E’ stato insignito dello Stirling Prize, ed ha contrassegnato col suo singolare approccio cromatico e scultoreo progetti internazionali commissionati in tutto il mondo.
Nel giugno 2009 la prestigiosa rivista americana Fast Company ha decretato Will Alsop al primo posto tra i dieci maggiori architetti universalmente noti per il loro approccio creativo e innovativo. Alsop è uno strenuo sostenitore della libertà di espressione individuale così come un oppositore delle correnti stilistiche. Il suo approccio sperimentalmente antiaccademico e il suo ottimistico entusiasmo rappresentano oggi un importante punto di riferimento per le nuove generazioni.
Spesso definito ”enfant terrible” del panorama architettonico britannico per il suo spirito contraddittorio e per il suo approccio ludico e ironico alla professione, nell’estate del 2009 Alsop, a soli 62 anni, dichiara di abbandonare l’architettura per dedicarsi alla pittura e all’insegnamento, per poi svelare, poco dopo, di essere entrato a far parte del colosso della progettazione internazionale RMJM (www.rmjm.com) in qualità di Responsabile Internazionale per l’Europa e di voler riorganizzare la sede londinese, rinominata “Will Alsop at RMJM”, assumendone la leadrship col ruolo di Responsabile per la Progettazione Internazionale. Questo nuovo passo rappresenta un cambiamento fondamentale nel suo percorso professionale che gli consente di realizzare anche un altro sogno: unire allo studio professionale uno spazio dedicato alle arti, Testbed1, che funzioni come catalizzatore di eventi e performance artistiche “senza agenda”. Il comitato scientifico di Testbed1 è formato da Will Alsop, Bruce McLean, artista, David Gothard, ex direttore creativo del Riverside Studios di Londra, Kevin Cassandro e dal critico e autore Mel Gooding. (http://www.wandsworthguardian.co.uk/news/5084377.New_art_space_unveiled_in_Battersea/ )
Will Alsop è stato insignito di svariati premi e titoli internazionali. Nel 2000 ottiene lo Stirling Prize per la realizzazione della Peckham Library a Londra, biblioteca “pop” a forma di “L” rovesciata, un edificio che ha radicalmente mutato l’aspetto di un quartiere degradato, avviando un ampio processo di rigenerazione e riqualificazione dell’intera area; e il Royal Fine Art Commission Building of the Year Special Award per Il Fawood Children’s Centre di Londra, un edificio per l’infanzia concepito come spazio modificabile e assemblabile nel quale i bambini godono del massimo senso di libertà, selezionato per lo Stirling Prize nel 2005.
Nel 2010 Will Alsop ha partecipato al concorso per un edificio per uffici basato su criteri di sostenibilità ambientale indetto da CSAI SpA a Terranuova Bracciolini (Italia) aggiudicandosi il terzo posto in team con Open Project Srl, Max Fordham e Alessandra Orlandoni .
Alsop considera l’architettura veicolo e simbolo del cambiamento e del rinnovamento sociale. Questo approccio filosofico si estende dalla progettazione dei singoli edifici fino ad abbracciare le più ampie tematiche dell’urbanistica e dell’evoluzione e sviluppo delle città. Abbandonando qualsiasi teoria di stile dominante, Will ha trasformato il processo architettonico in un sistema fluido e trasparente, portando una ventata di freschezza e rinnovamento nell’approccio alla disciplina. La sua esperienza e conoscenza è estesa ai vari settori della progettazione e comprende trasporti e infrastrutture, edifici pubblici, ospedali, edifici scolastici e per la ricerca, edifici commerciali, residenziali e per uffici, strutture per l’ospitalità, per il tempo libero ed interni.
Will Alsop ha al suo attivo un’ampia gamma di progetti nel Regno Unito e in campo internazionale, con realizzazioni prestigiose a Toronto (OCADU), Marsiglia (Le Grand Bleu), Amburgo, Shanghai, Singapore, Mosca e New York. Le realizzazioni recenti nel Regno Unito includono l’edificio residenziale Chips a Manchester, l’edificio per le arti The Public a West Bromwich, Palestra, edificio per uffici nel quartiere di Southwark, Queen Mary College-The Blizard Building, edificio per la ricerca scientifica e Puddle Dock, hotel di lusso sulla sponda nord del Tamigi, attualmente in fase di realizzazione. Nel corso dell’ultimo anno sono stati avviati svariati nuovi progetti internazionali: a febbraio 2011 è stato approvata la nuova stazione Steeles West a Toronto (Canada) che verrà realizzata entro il 2015 e in Cina è stata presentata la proposta di Masterplan per il World Twin Towers Complex di Chongquing. A Dubai ha progettato il concept per Alrafi Tower, una torre di 54 piani commissionato da Abdulsalam Alrafi Group e in Spagna La Fosca, un hotel in Costa Brava con suites sospese sui rami degli alberi e in cui il concetto del lusso è reinventato ed espresso dalla varietà di situazioni ed esperienze possibili in base alle condizioni metereologiche, agli stati d’animo e alle occasioni.
La sua attività di urbanista e “masterplanner” è altrettanto ricca di episodi significativi e immaginifici, sempre volti ad incrementare la gioia di vivere. Barnsley, Regno Unito, reinterpreta la tipologia toscana di cittadella collinare fortificata trasformando il muro di cinta in una “collana” multicolore di edifici luminosi visibili da chilometri di distanza. Il progetto di rigenerazione di Middlehaven, Regno Unito, trasforma un’ampia area attualmente dismessa in una vallata psichedelica popolata da edifici residenziali ispirati al mondo dei cartoon, incluso un Museo delle Arti Digitali e un Hotel affacciato sull’acqua. Clarke Quay a Singapore ricuce il tessuto tra gli edifici attraverso un percorso a quattro braccia coperto da “cuscini” di ETFE a forma di fiore al di sotto dei quali il clima è mantenuto costante da un sistema di raffreddamento dell’aria generato da elementi scultorei. Tra i masterplan più recenti: è stato da poco ultimato Gao Yang a Shanghai, e sono in fase di progettazione sia la proposta per un’area di 1.400.000 mq. volta a trasformare Chongqing, Cina, in una moderna metropoli “d’atmosfera” nella quale storia, contemporaneità e romanticismo si fondano per restituire agli abitanti un luogo esemplare per il 21° secolo, che Haikou, sempre in Cina, sviluppato lungo una striscia rettilinea popolata da edifici a funzione mista altamente tecnologici e basati su un progetto di sostenibilità all’avanguardia.
Will Alsop ha occupato svariate posizioni accademiche nel mondo. E’ attualmente Professore Ordinario alla Techinical University di Vienna (TU Wien) e Professore Emerito alla Rayerson University di Toronto. Per svariati anni è stato tutor di scultura alla Central St. Martins College di Arte e Design di Londra e Visiting Professor presso varie istituzioni quali l’Università di Hannover, il Royal Melburne Institute of Technology e il San Francisco Institute of Art. E’ inoltre membro accademico della Royal Academy of Arts di Londra e fellow della Royal Society of Arts, membro del Royal Institute of British Architects (RIBA) e del Royal Architecture Institute of Canada.
Oltre all’attività di progettista, Will segue un percorso parallelo come artista. La sua ferma convinzione che arte e architettura sono discipline inseparabili è il motore del suo instancabile sostegno al contributo artistico all’ambiente costruito. I suoi dipinti e i suoi schizzi sono stati esposti in sedi prestigiose quali il Sir John Soane’s Museum, la Milton Keynes Gallery, la Cube Gallery, la Olga Korper Gallery, il Padiglione Inglese alla Biennale di Venzia e la Royal Academy di Londra.
Nel 2007, dall’8 Giugno al 28 Luglio, Will Alsop ha tenuto un importante mostra di suoi lavori su carta, “Cultural Fog”, alla Olga Korper Gallery di Toronto. Le opere erano ispirate dall’ambiente urbano dell’area di Kensington Market a Toronto, una parte della città molto viva circondata da un tessuto urbano disgregato carente di identità contemporanea. Alsop ha creato una serie di “frames”, imprimendo sulla carta le sue libere associazioni e le sue visioni e restituendo al pubblico il diario di un viaggio emozionale nella vitalità, nell’essenza simbolica e nelle potenzialità dell’area del mercato quale fonte di ispirazione per riprogettare l’intero quartiere.
Nello stesso anno, dal 19 Settembre al 20 Ottobre, Will Alsop è stato ospite del Chelsea Space di Londra con “Towards…”, utilizzandolo assieme al suo team per esprimere idee e progetti work-in-progress attraverso collages e installazioni che quotidianamente modificavano lo spazio coinvolgendo nel processo i visitatori, i passanti occasionali e chiunque desiderasse interagire col lavoro dell’architetto. Egli stesso era spesso “in vetrina” a lavorare assieme ai suoi collaboratori con la stessa dedizione che applica al lavoro in studio.
Nel 2009 Will Alsop è stato curatore della Sezione Architettura della Royal Academy Summer Exhibition di Londra nella quale ha evidenziato le qualità scultoree e immaginifiche dell’architettura invitando colleghi e giovani talenti emergenti ad esporre modelli e prototipi di studio dei loro lavori su un fondale completamente nero.
Nel gennaio del 2011 Will Alsop ha realizzato un progetto collaborativo tra l’Ontario College of Art and Design University di Toronto (OCADU) e la Royal Academy of Art di Londra incentrato sull’importanza dello spazio pubblico quale luogo di aggregazione e condivisione. Partendo dall’analisi di Grange Park, l’area verde che si estende ai piedi del “tavolo volante”- l’iconico edificio da lui progettato nei primi anni 2000 che lo ha reso famoso nel mondo e sede del OCADU – Will, assieme a un gruppo di studenti del college, ha concepito “En Route: Proper Behaviour in The Park”, un’installazione volta a dare una chiave di lettura ai desideri e alle attività delle persone che frequentano (o potrebbero frequentare) il parco nelle varie ore del giorno. Le grandi tele sono state esposte alla Royal Academy of Art di Londra dal 13 gennaio al 13 marzo 2011.
(testo curato da Alessandra Orlandoni, Aprile 2011)
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Will Alsop considera l’arte, pittura e scultura in particolare, attività d’ispirazione e motori di entusiasmo fondamentali per il suo lavoro di architetto. Negli ultimi anni ha incrementato la pratica artistica delineandone i contorni in modo sempre più preciso attraverso la realizzazione di grandi opere pittoriche e la progettazione di sculture che, attraverso la costante sperimentazione portata avanti assieme ai suoi assistenti, prevedono sia l’utilizzo di materiali anomali che una forte interazione con lo spazio. Sebbene nei suoi grandi quadri si ritrovi spesso l’impronta di elementi architettonici, in essi sono sempre presenti elementi del quotidiano e dell’ agire corporeo e materiale dell’essere umano; questo insieme di citazioni, richiami, suggestioni e tracce attinge dalle sue grandi passioni: i fiori, il vino e la sessualità – aspetto, questo, che presiede qualsiasi azione umana – come espressioni del piacere di vivere in maniera naturale e in armonia col mondo. Queste opere, psichedelia del quotidiano e diari visivi dei pensieri e dei sogni dell’artista trasmessi alla tela con estrema immediatezza, quasi fosse una scrittura automatica che si riversa in forma di colori e sagome sulla superficie dell’opera, propongono una visione gioiosa dell’intreccio tra quotidiano, astrazione e spazio ovvero tra singolare, plurale e mondo.
Se gli edifici di Alsop rappresentano la declinazione del suo pensiero nell’ambito delle necessarie funzioni umane calate in un contesto pragmatico esterno a sé, le sue tele e le sue sculture rappresentano la declinazione del suo pensiero “in sé”, il suo avvolgersi-svolgersi continuo all’interno della sfera della sua personale visione del mondo e della vita; non sono rappresentazioni, non sottendono un particolare messaggio né sono strutturate secondo temi precostituiti, sono piuttosto l’esternazione di visioni ispirate da qualsiasi casuale elemento che colpendo il suo immaginario innesca una spontanea catena di pensieri e immagini libera da apriorismi. Lo “scarabocchio” aggrovigliato (in Inglese “doodle”) che è spesso presente nelle sue tele così come nelle sue sculture – si veda ad esempio l’esterno del Pimlott Building – esprime concettualmente molto bene questo processo, costante e reiterato intreccio di pensieri, forme e impressioni visive. (©Alessandra Orlandoni, Settembre 2009)
Edifici d’affezione: le nuove stazioni di Steeles West a Toronto
Qualcuno può percepire questi edifici come estranei al contesto e addirittura sgradevoli a causa dell’ inconsueto aspetto scultoreo e dell’innovativo linguaggio espressivo non ancora “codificato”. Nonostante ciò, siano essi amati o detestati, sono “creature” destinate a diventare “oggetti d’affezione” per gli abitanti dell’area. E non solo per loro. Grazie alla loro carica emozionale e visibilità, diventeranno sicuramente dei ”buoni amici” non appena le persone cominceranno ad utilizzarli e a conviverci. Gli edifici possono essere luoghi desolanti dai quali sfuggire, oppure rassicuranti punti cardine del paesaggio, a seconda della loro capacità di attirare le persone ad incontrarsi e soffermarsi nei loro pressi, ovvero grazie alla loro capacitò di divenire “luoghi” piuttosto che edifici puramente funzionali. Le stazioni devono essere spazi amichevoli e gioiosi perché per molti è necessario attraversarle o sostarvi quotidianamente. Molte persone sono contrariate da ciò che percepiscono come “anomalo”, poiché qualsiasi cosa che esula dalle nostre aspettative spinge I’ immaginario verso territori inesplorati, mettendo in crisi i concetti canonici di gusto, correttezza e bellezza, principi questi che non si riferiscono solo agli edifici ma a qualsiasi cosa con la quale ci si confronta nel quotidiano. L’architettura, come qualsiasi prodotto che rifletta un linguaggio visivo contemporaneo ( oggetti, moda, arte) ha il potere di comunicare oltre la mera funzione. Questo spesso non deriva dall’ego del progettista ma piuttosto dalla sua capacità di assorbire, anticipare e racchiudere negli edifici i caratteri distintivi e simbolici della sua epoca e restituire al contesto oggetti che incrementino il valore emozionale di un luogo, ovvero edifici che possano essere riconosciuti come catalizzatori di nuove attività grazie alle qualità innovative che esprimono.
Gli edifici hanno tempi lunghi, e il rischio è sempre quello che una volta realizzati appaiano già vecchi, privi di carica innovativa e noiosi. Le “street creatures” progettate da Will Alsop necessitano probabilmente di un po’ di tempo per essere comprese e apprezzate, ma una volta costruite conserveranno ancora a pieno il potere di sorprendere ed emanare intorno a sé una fresca brezza di novità e gioia. (© Alessandra Orlandoni, febbraio 2011)
Prof. Arch. Will Alsop – curriculum dettagliato
Qualifiche professionali
2005 Ontario Association of Architects (OAA)
2000 Royal Acadamician (RA)
1997 Membro del Bund Deutscher Architekten (BDA)
1996 Professore alla Vienna Technical University (Dipl-Ing)
1983 Société des Architectes Diplomès par le Gouvernement (SADG)
1981 Socio della Royal Society of Arts (FRSA)
1978 Iscritto all’Albo degli Architetti del Regno Unito (ARB)
Membro del Royal Institute of British Architects (RIBA)
1973 Laureato all’ Architectural Association (AADiploma)
Qualifiche Onorarie e Premi
2007 Laurea Honoris Causa, University of East Anglia
2004 Laura Honoris Causa, Ontario College of Art & Design, Toronto
2003 Visiting Professor presso l’ Urban Art – School of Art & Design, Liverpool
2002 Socio Onorario, Sheffi eld Hallam University
2001 Laurea Honoris Causa, University of Nottingham Trent,
School of Architecture
2000 Ufficiale dell’Impero Britannico (OBE)
1997 Visiting Professor, the London Institute
1996 Socio Onorario della Royal Society of British Sculptors
Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza, Leicester University
1995 Membro della Russian Academy of Art
1994/98 Membro del Design Council
1992 Hamburgische Architektenkammer Rhune
Selezione dei Premi di Architettura
2007 RIBA – Premio per il miglior edificio commerciale della Regione di Londra :
Palestra, Londra, Regno Unito
Structural Steelwork Awards 2007, riconoscimento: Palestra, Londra, Regno Unito
2006 RIBA – Premio per il miglior edificio scolastico: The Blizard Building, Londra
Premio del Civic Trust: Fawood Children’s Centre, Londra, Regno Unito
Premio del Civic Trust : The Blizard Building, Londra, Regno Unito
Premio del Waterways Renaissance – Manchester Millennium Village
2005 RIBA Premio per la Regione di Londra: Fawood Children’s Centre, Londra,
Regno Unito
RIBA Selezionato per lo Stirling Prize: Fawood Children’s Centre, Londra, Regno Unito
Premio Leaf, per il miglior uso della tecnologia in un progetto di ampie dimensioni: The Blizard Building, Londra, Regno Unito
Riconoscimento dell’ AIA/UK Excellence in Design Awards:
Fawood Children’s Centre, London, UK
Edificio dell’anno – Premio speciale della commissione del Royal Fine Art:
Fawood Children’s Centre, Londra, Regno Unito
Premio Toronto per l’Architettura e l’Urbanistica
2004 DX Premio per l’efficienza progettuale: OCAD, Toronto, Canada
RIBA Premio per la migliore architettura nel mondo: OCAD, Toronto, Canada
2003 MIPIM – Premio per il progetto in fase di realizzazione: THE pUBLIC, West
Bromwich
AJ/Bovis Lend Lease Premio per l’Architettura – RA
Summer Show:Barnsley Masterplan, UK
Laureate Preservation Premio per l’architettura storico-monumentale Speicher, Amburgo
2002 AJ/Bovis Lend Lease Premio per l’Architettura – RA
Summer Show SZ Family House of the Future
2001 Premio della Concrete Society : Cardiff Bay Barrage, UK
Premio dell’ AIA London Chapter Design per il Miglior Edificio: Peckham Library, Londra, Regno Unito
Premio del Civic Trust : Biblioteca di Peckham, Londra, Regno Unito
Premio BCIA : Biblioteca di Peckham, Londra, Regno Unito
Premio Renault Design – Speicher, Amburgo
2000 RIBA Stirling Prize – Edificio dell’Anno: Biblioteca di Peckham, Londra, Regno Unito
Premio BCIA: North Greenwich Jubilee Line Station, Stazione della Metropolitana, Londra, Regno Unito
RIBA Premio per l’Architettura Civica per le Cominità: North Greenwich Jubilee Line Station, Stazione della Metropolitana, Londra, Regno Unito
1999 Premio RIBA: North Greenwich Jubilee Line Station,Stazione della Metropolitana
Londra, Regno Unito
Premio della Concrete Society: North Greenwich Jubilee Line Station, Stazione della Metropolitana, Londra, Regno Unito
1997 RIBA Premio per la migliore architettura nel mondo: Le Grand Bleu, Marsiglia, Francia
RIBA Premio per l’architettura Civica per le ComunitàCivic : Le Grand
Bleu, Marsiglia, Francia
1995 Premio PalmarÈs per l’architettura: Le Grand Bleu, Marsiglia, Francia
1991/92 Premio Speciale per le attrezzature per disabili: Olimpiadi di Berlino
Premio per l’architettura: Potsdamer/Leipziger Platz
Premio White Rose: Leeds Corn Exchange, Regno Unito
RIBA Premio Nazionale: Cardiff Bay Visitor’s Centre, Regno Unito
Selezione dei Concorsi di Architettura
2007 Primo Premio: Michael Faraday School, Londra, Regno Unito
Secondo Premio: Cruise Terminal di Amburgo
2006 Menzione d’Onore: Singapore Gardens by the bay
2005 Primo Premio: Peckham Square, Liverpool, Regno Unito
2003 Primo Premio: Fourth Grace, Liverpool, Regno Unito
Primo Premio: Walsall Waterfront, Regno Unito
2002 Menzione Speciale: Duxton Plain Public Housing,Singapore
1999 Premio Speciale: Oslo Opera House, Oslo, Norvegia
1997 Primo Premio, Staatsarchiv, Amburgo, Germania
1996 2° Premio: Ambasciata Britannica, Berlino, Germania
1994 Selezionato: Tate Modern, Londra, Regno Unito
1993 1° Premio: Swansea Centre of Literature, Sweasea, Regno Unito
1991/92 Premio Speciale: Potsdamer/Leipziger Platz, Berlino, Germania
1990 1° Premio: Hotel du DÈpartement des Bouches-du-Rhone, Marsiglia, Francia
1971 2° Premio: Centre Pompidou, Parigi, Francia
Selezione delle Esposizioni
2008 OCAD: Un manifesto urbano, Canadian Center for Architecture, Montreal, Canada
2007 Towards, Chelsea Space, Londra, Regno Unito
2005 Supercities: Urbis, Manchester, Regno Unito
Musuem of Modern Art MoMA, New York City,
‘Picture a City’ Bradford Masterplan film by Squint Opera
2004 Middlehaven Masterplan: Biennale di Venezia, Italia
2002 Malagarba Works – Will Alsop & Bruce McLean: Milton Keynes Gallery
All Barnsley Might Dream: Biennale di Venezia, Italia
Beauty, Joy & the Real: Sir John Soane Museum, Londra, Regno Unito
2001 Not Architecture: Aedes East Gallery, Berlino, Germania
2000 Biennale di Venezia
National Institute of Architecture (NAI), Rotterdam, Olanda
1998 Alsop Paintings & Architecture: Architekturgalerie, Stoccarda, Germania
1997 River of Dreams Exhibition: Mayor Gallery, Londra, Regno Unito
1996 Exhibition of Paintings: Beatrix Gallery, Londra, Regno Unito
1995 Exhibition of Paintings: Westcliffe Gallery, Norfolk, Regno Unito
Exhibition of Paintings: The Mayor Gallery, Londra, Regno Unito
1994 Exhibition of Paintings: Galerie Lilli Bock, Amburgo, Germania
1992 Selected Projects Exhibition: Aedes Gallery, Berlino, Germania
Hotel du Département, Marseille: Arc en RÍve, Bordeaux, Francia
1991 Fluid Forms/Fluid Functions: Edinburgo, Regno Unito
1987 Bridge/Beam/Floor/Roof: The Architecture Centre, Brema, Germania
1985 Paris Biennale Exhibition
1975 Five Young Architects Exhibition: Artnet Gallery, Londra, Regno Unito
1974 Forty London Architects Exhibition: Artnet Gallery, Londra, Regno Unito
Group Exhibition: Fruit Market, Edinburgo, Regno Unito
1973 Radical Architecture Exhibition: Padova, Italia
1969 Two Man Exhibition: Compendium Gallery
Selezione delle partecipazioni a giurie e convegni
2010 WAF – World Architecture Festival – Barcelona
2009 WAF- World Architecture Festival – Bacelona
2005 “Toronto’s Bilbao Effect” Panel Discussion sponsored by the Government of
Canada in New York City, Moderated by Andrew Blum of the New York Times with
Daniel Liebeskind
2005 Special Judge, Canadian Fashion Week, September, Toronto
2004 – Present Thames Gateway International Design Committee
2001 – 03 Yorkshire Forward Urban Renaissance Panel
Selezione delle Pubblicazioni
2010 Will Alsop -The Noise, di Tom Porter – Routledge Publishing
2004 SuperCity – Urbis
2006 Un’architettura sociale, Mel Gooding-Marsilio
2002 Bruce McLean and Will Alsop, Malagarba Works – Wiley-Academy
Will Alsop Book 2, Kenneth Powell – Laurence King Publishing
Beauty, Joy & the Real, catalogo della mostra al John Soane Musum
2001 Will Alsop Book 1, Kenneth Powell – Laurence King Publishing
1999 Master Architects Series: Alsop & Stôrmer- Images Publishing
1998 New Urban Environments- Royal Academy of Arts, London
1995 Power to Change, David Barrie – BBC Wales
1994 Architecture in Process, James Steele- Academy Editions
Architectural Drawing Masterclass: Studio Vista
Le Grand Bleu: Academy Editions
William Alsop & Jan Stormer – Monograph no. 33: Academy Editions
1993 William Alsop, Buildings & Projects- Phaidon
1992 City & Objects – Artemis
WILL ALSOP
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Will Alsop, renowned Professor, architect, masterplanner and artist, was born in Northampton in 1947. He lives in London where he leads Will Alsop at RMJM as International Design Principal. Will studied at the London Architectural Association under the influence of Archigram and Peter Cook. Subsequently he worked for four years at the studio of Cedric Price, whose mentoring and personality had a profound influence on Will’s outlook on architecture and life.
In 1971, when he was still a student, Alsop took part in the Centre Pompidou competition in Paris, won by Renzo Piano and Richard Rogers, and made second place overall. He is now considered one of the greatest contemporary British architects along with the likes of Norman Foster and Richard Rogers. He has been awarded the Stirling Prize and has applied his bold, colourful approach to award-winning projects internationally across all sectors.
In June 2009 the well-known American publication Fast Company put Will Alsop in first place among the ten greatest architects universally known for their creative, innovative approach. Alsop is an ardent supporter of freedom of individual expression, just as much as he opposes stylistic trends. His experimentally anti-academic approach and his optimistic enthusiasm today represent an important point of reference for the new generations.
In Summer 2009, at the age of 62, Alsop, often described as the “bad boy” of British architecture because of his controversial nature and his playful, witty approach to the profession, announced he was retiring from architecture in order to spend his time painting and teaching. Shortly afterwards the press revealed that he had joined the International design colossus RMJM (www.rmjm.com) as International Principal, Europe, and that he was going to take the helm of the RMJM flagship European office in London as International Design Principal, renaming it “Will Alsop at RMJM”. This umpteenth change in his roller-coaster career (as author Tom Porter described it) represented a fundamental new step which also enabled him to fulfil another of his dreams: connected to his new office in Battersea he established Testbed1, a “space with no agenda” dedicated to the arts, to act as a catalyst for creative and experimental activities. The Testbed1 committee is formed by Will Alsop himself, artist Bruce McLean, David Gothard, former creative director of Riverside Studios, Kevin Cassandro and critic and author Mel Gooding. (http://www.wandsworthguardian.co.uk/news/5084377.New_art_space_unveiled_in_Battersea/ )
He has won many awards internationally, including the coveted Stirling Prize in 2000 for the Peckham Library, London, a “pop” library shaped like an upside down “L”, a building which was able to completely change the atmosphere of one of the most deprived districts of London, starting a process of regeneration of the whole area; and the Royal Fine Art Commission Building of the Year Special Award for the Fawood Children’s Centre, London, a nursery conceived as a modifiable and assemblable space, where children may enjoy the greatest sense of freedom, which was shortlisted for the Stirling Prize in 2005.
In 2010 Will Alsop – teaming up with Open Project srl, Max Fordham and Alessandra Orlandoni – designed a highly innovative sustainable office building concept for a competition launched in Terranuova Bracciolini, a small town near Arezzo in Tuscany. The project came third overall and received very positive feedback from the client and the jury.
Will is guided by the principle that architecture is both a vehicle and a symbol of social change and renewal. This philosophy ranges from the design of individual buildings to embracing broader principles of urbanism and city development. By abandoning the hegemony of an acceptable style, he has made the whole process of architecture one of increasing fluidity and transparency, bringing a fresh breeze of renewal into the approach to the discipline.
Will Alsop is experienced in and familiar with every sector of design, including transport and infrastructures, hospitals, schools, research centres, retail, residential and office buildings, hospitality and leisure facilities and interiors.
Will has worked extensively in the UK and internationally, with major projects in cities such as Toronto (OCADU), Marseilles (Le Grand Bleu), Hamburg, Shanghai, Singapore, Moscow and New York. Recent projects in the UK include the Chips apartment building in Manchester, Palestra, an office building in the London borough of Southwark, Queen Mary College-The Blizard Building for scientific research, The Public, an exhibition space in West Bromwich, and the Puddle Dock luxury hotel development on the Thames north bank. During the last year several new International projects have started: in February 2011 the design was approved for the new Steels West station, Toronto, which will be completed by 2015, and a new Masterplan proposal was recently presented for the World Twin Towers Complex in Chongqing, China. Alsop has also designed the Alrafi Tower concept, a 54 storey tower in Dubai commissioned by the Abdulsalam Alrafi Group, and La Fosca, a rough luxe hotel on Spain’s Costa Brava where the suites are pods suspended above the trees and a series of spaces to eat, drink and relax offers a choice of where to go depending on weather, mood and occasion.
Will Alsop’s portfolio as an urban consultant and masterplanner is filled with visionary and challenging episodes, always guided by the desire to improve people’s joy of living. The masterplan for Barnsley, UK, represents Will’s own contemporary rendition of a typical Tuscan fortified hilltop village where the surrounding walls are represented by a series of interconnected buildings resembling a bright multicoloured necklace visible from miles away. The regeneration project for Middlehaven, UK, transforms a large disused area into a cartoon-like psychedelic valley populated by residential buildings, a Digital Art Museum and a Hotel looking over the water. Singapore’s Clarke Quay sews up the space in between buildings with a four-armed canopy of ETFE flower-shaped cushions with a cooling system below, where the climate is kept constant by the air generated by sculptural devices. The Gao Yang masterplan design in Shanghai has just been finished, and some new ones have recently been proposed such as a 1,400,000 sq.m area in Chongqing, China, aiming to transform the city “ambiance” into a model for the 21st century, combining romanticism, history and state-of-the-art buildings; and Haikou, also in China, develops a vision for a futuristic city created along an iconic strip at ground, first and second level and implements a sustainable strategy as one of the most fundamental design criteria.
Will has held many academic posts around the world. He is currently a Professor at the Technical University of Vienna and in 2009 was appointed Distinguished Visiting Practitioner by the Ryerson University, Toronto. For several years he was a tutor of sculpture at the Central St Martin’s College of Art & Design in London and was Visiting Professor at institutions including the University of Hanover, the Royal Melbourne Institute of Technology and the San Francisco Institute of Art.
In addition to his design work, Will follows a parallel path as an artist. His stance is that art and architecture are inseparable disciplines and he actively promotes artistic contribution to the built environment. His paintings and sketches have been exhibited at Sir John Soane’s Museum, the Milton Keynes Gallery, the Cube Gallery, Manchester, the British Pavilion at the Venice Biennale, The Royal Academy in London and the Olga Korper Gallery, Toronto.
From 8 June to 28 July 2007, Will Alsop held an important exhibition of his works on paper, “Cultural Fog”, at the Olga Korper Gallery, Toronto. The works were inspired by the urban environment of the Kensington Market area of Toronto. This is a very lively part of the city, surrounded by an urban fabric lacking in contemporary identity. Alsop created a series of “frames”, putting his free associations and visions on paper and providing the public with a diary of his emotional journey into the vitality, the symbolic essence and the potential of the area as a source of inspiration for redesigning the entire district.
In the same year, from 19 September to 20 October, Will Alsop was a guest at the Chelsea Space, London, which he and his team used to express “work in progress” ideas and designs through collages and installations that daily modified the space, giving equal involvement in the process to visitors, occasional passers-by and anyone who wanted to interact with the work of the architect-artist. He himself was often “on show” together with his co-workers, working with the same dedication as he applies when working in his studio.
In 2009 he was curator of a section of the Royal Academy Summer Exhibition in London, where he highlighted the sculptural and image-creating qualities of architecture, inviting colleagues and emerging young talents to exhibit models and studio prototypes of their works on a completely black backdrop.
In January 2011 Will Alsop carried out a collaborative project between the Ontario College of Art and Design University of Toronto (OCADU) and the Royal Academy of Art, London, centred on the importance of the public space as a place of aggregation and sharing. Starting from the analysis of Grange Park, the green area extending from the foot of the “flying table” – the iconic building designed by him in the first years of the 2000s, which has made him world famous and is the headquarters of the OCADU – Will, together with a group of students from the college, designed “En Route: Proper Behaviour in the Park”, an installation intended to give a key for interpreting the wishes and activities of the people who frequent (our might frequent) the park at the various times of day. The great canvases were displayed at the Royal Academy of Art, London, from 13 January to 13 March 2011. (Biography text edited by Alessandra Orlandoni© All Rights Reserved)
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Will Alsop considers art, painting and sculpture in particular as fundamental activities of inspiration and drivers of enthusiasm for his work as an architect. In the last few years he has widened his artistic practice, setting out its contours with increasing precision through the creation of large paintings and the design of sculptures which, through constant experimentation carried out together with his assistants, involve both the use of anomalous materials and a strong interaction with space. Although we often find the imprint of architectural features in his large paintings, they always contain elements of daily life and of the bodily and material action of the human being. This assortment of quotes, references, suggestions and traces draws on his great passions: flowers, wine and sexuality – this last aspect presiding over any human action – as an expression of the pleasure of living naturally and in harmony with the world. These works are a psychedelia of daily life and visual diaries of the artist’s thoughts and dreams, conveyed to the canvas with extreme immediacy, like a kind of automatic writing that pours onto the surface of the work in the form of colours and shapes; they put forward a carefree view of the interweaving between daily life, abstraction and space, or between singular, plural and the world.
If Alsop’s buildings represent the articulation of his thoughts in the sphere of the necessary human functions introduced into a pragmatic context outside of himself, his canvases and sculptures represent the expression of his thought “in itself”, its continuous winding-and-unwinding within the sphere of his personal view of the world and life. They do not imply a particular message, nor are they structured according to pre-constituted or assigned themes, but are the manifestation of visions inspired by any element that happens to strike his imagination, setting off a spontaneous chain of thoughts and images free of preconceptions. The tangled doodle that is often to be found on his canvases is also present in his sculptures – see for example the outside of the Pimlott Building – and well expresses this process conceptually, a constant and reiterated interweaving of thoughts, forms and visual impressions.(©Alessandra Orlandoni, September 2009 ARR ).
Toronto Steeles West New Stations as Sentimental Objects
Some may perceive these buildings as unfamiliar and sometimes unsightly, as their innovative sculptural-design language has not yet been codified. Nonetheless, whether you love them or hate them, they are “creatures” destined to become “sentimental objects” to the people living in the area and not only to them. Thanks to their emotional value and undisputed visibility, they are sure to become familiar friends as soon as people start using them and living together with them. Buildings can be places of despair to be avoided or reassuring landmarks, depending on how much they attract people to meet and stop to chat near them, in other words depending on their ability to become places instead of simply functional buildings. Stations need to be friendly, happy places, as many people cannot avoid using them and stopping there. Most people are often scared by what they perceive to be anomalous, because anything unexpected pushes the boundaries of imagination towards new territories, silently questioning the established concepts of “taste”, “good” and “beauty”, concepts that don’t relate to buildings only, but to everything we deal with in everyday life. So architecture, like any contemporary visual language (products, fashion, art), has a power to communicate beyond its mere function. This often doesn’t depend on the architect’s ego but rather on the degree to which some architects are able to absorb, anticipate and embody in their buildings what we may call “signs of the time”, giving back to the context objects that increase the emotional value of a place, hence buildings that in the end will be recognized as catalysts of new activities thanks to their innovative power.
Buildings take time to be built, and the risk is always that once built they already look old, too familiar and dull. Will Alsop’s buildings may need some time to be understood or accepted, but once built they still maintain their full capacity to spread around a fresh breeze.
(Alessandra Orlandoni © February 12 , 2011 –ARR)
(Translations edited by di Jonathan Wellsted©)
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