Michelangelo Pistoletto ad Assisi
Michelangelo Pistoletto ad Assisi
di Enrico Sciamanna 11/08/18
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Articolo di approfondimento per la sezione Arte de
Il Cortile di Francesco 2018 : Differenze – programma generale e biglietti in www.cortiledifrancesco.it
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L’artista al Cortile di Francesco 2018
Michelangelo Pistoletto è stato un protagonista della scena artistica e culturale dalla seconda metà del secolo scorso fino ai nostri giorni. Ottantacinquenne alacre ha aderito da subito o quasi alla cosiddetta arte povera, definibile dall’uso di materiali di poco valore e dallo stretto legame con l‘ambiente, il quotidiano, la terra talvolta. In virtù di ciò la sua produzione è ascrivibile alla concettualità, in quanto le sue opere poggiano sul significato, ma soprattutto sul senso: «Una “cosa” non è arte; l’idea espressa della stessa “cosa” può esserlo.» Dichiarazioni come “ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi” oppure “eliminare le distanze mantenendo le differenze”, “amare le differenze”, ne fanno un intellettuale congeniale più di altri alla riflessione di fondo del progetto Differenze che è il titolo del Cortile di Francesco di quest’anno.
Metamorfosi, opera del 1976, è l’mmagine della quarta edizione dell’evento che si terrà il 15 e il 21 e 22 settembre prossimi vai al sito ufficiale www.cortiledifrancesco.it
Si possono individuare alcuni elementi cardine nella storia della sua produzione. Di rilievo sono le superfici specchianti e gli “stracci”, entrambi particolarmente integranti della sua comunicazione. Gli specchi, che assorbono lo spettatore e gli attribuiscono la responsabilità di “essere parte dell’opera”, creando paradossi tramite l’effetto della riflessione e gli scarti dell’abbigliamento, multicolori, che nascono da una scelta casuale, dall’utilizzo per pulire le superfici di lavoro.L’oggetto di tutti i giorni che entra come protagonista dell’opera, che è l’opera stessa e dialoga con altri oggetti: della natura, della storia, dei miti e rappresenta anche un riciclo, un recupero.
La Venere degli stracci ne costituisce l’emblema primario, ma a questa fanno seguito una quantità di soluzioni con gli stessi elementi compositivi, che approdano a conclusioni tra loro affini o complementari, compresa la commistione tra gli stracci e il terzo paradiso. Fino a Metamorfosi, in cui, con un’altra contaminazione concettuale, non solo si affrontano due diverse scelte cromatiche: la multicolore e la bianca, con chiari riferimenti all’attualità, ma addirittura ciascuna delle due si rispecchia nel divisorio riflettente che, mentre ignora l’altra, riproduce se stessa, duplicandola.
Arte? Presente. Guida alle opere d’arte all’aperto dell’ assisano
Inizia in questa occasione e con il presente contributo, la rassegna-guida che andrà via via completandosi. Vai all’Indice generale
scheda n°1
Autore – Michelangelo Pistoletto
Titolo opera – Terzo Paradiso
Anno realizzazione – 2010
Ubicazione – Assisi – Fai, Bosco di San Francesco, Via Ponte dei Galli
Restringere a opera d’arte, secondo la definizione convenzionale Il Terzo Paradiso appare inadeguato. L’istallazione, che dal 2003, anno in cui il concetto ha preso il via come fase di una ricerca che ha assorbito l’artista fino ad oggi, in realtà trattiene molti significati che comprendono senz’altro l’arte, ma ne superano i limiti. Oggi del progetto realizzato sono presenti più repliche in varie parti d’Europa e non solo, con caratteristiche uniformi, ma con procedure realizzative e materiali diversi.
L’idea guida che fa del Terzo Paradiso un messaggio complesso, consiste nell’invito, espresso con il linguaggio dell’artista, a stabilire un rapporto di affetto e rispetto verso il pianeta che viene visto con le sue fragilità, la sua precarietà, ricorrendo ad un’immagine di “geometria aumentata”.
La scelta del territorio – una delle caratteristiche del suo prodotto è la contestualizzazione che ne perfeziona il significato – condiziona e fa moltiplicare il portato rivoluzionario che il concetto esprime. Alla mitologia della città, del sito specifico, il Bosco di S. Francesco, scaturita dalla sua storia, si integra la nuova mitologia che il terzo paradiso propone, suggerendo con maggiore forza all’uomo di assumersi le proprie responsabilità onde mettere il mondo e i suoi occupanti, al riparo dai rischi di incalcolabile degrado, tramite una mistica non trascendente. Con il vigore latente dell’arte concettuale, dell’arte povera.
L’opera eseguita sulla terra della valletta assisana si carica di senso, forse più che altrove: il percorso tracciato come una lavorazione tradizionale dallo stesso artista con un aratro trainato da buoi, l’ampia forma dei tre cerchi che nell’insieme rappresentano l’infinito matematico e una gemmazione aggiunta, gli ulivi sempreverdi che marcano la figura geometrica, il prato e la boscaglia in riva al torrente, i resti delle antiche costruzioni con la vivezza della pietra rosa, tutto contribuisce ad enfatizzare il richiamo all’impegno ad arginare la deriva, a collaborare fattivamente a un “paradiso” per l’uomo.
Pistoletto parla della sua opera ed inizia a tracciarla
Biografia
Pittore e scultore, Michelangelo Pistoletto tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino nel 1960. La sua prima produzione pittorica è dedicata all’autoritratto. Poi, è la volta dei Quadri specchianti, con i quali raggiunge il successo internazionale, che lo porta a realizzare mostre in Europa e negli Usa. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale per ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in scienze politiche, annuncia la fase più recente del suo lavoro, il Terzo Paradiso. Nel 2012 si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, celebrata ogni anno il 21 dicembre con iniziative in tutto il mondo. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale “Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre” e riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2015 anche la Universidad de las Artes de L’Avana gli conferisce la laurea honoris causa.
Tratta dal sito ufficiale: www.pistoletto.it